Presentazione di Paolo Cimini.

Foto courtesy: Paolo Colombo, Paolo Cimini sul podio del Trofeo Laigueglia con Di Basco e Fanini.
Foto courtesy: Paolo Colombo, Paolo Cimini sul podio del Trofeo Laigueglia con Di Basco e Fanini.

Nato a Roma il 30.03.1964. Velocista, professionista dal 1986 al 1990 con 4 vittorie. Vincente per eccellenza nelle categorie giovanili, sia su strada che su pista e subito in grado di mostrare quello spunto veloce che lo ha sempre contraddistinto nella non lunga carriera. Oltre cento i suoi successi prima dell’ingresso nell’elite del ciclismo. Tra i quali i Giochi della Gioventù catetoria “giovanissimi”, 3 campionati regionali sempre nella medesima categoria, un campionato provinciale juniores, un campionato regionale nell’individuale a punti allievi, campione regionale su

strada fra i dilettanti di 2a serie. Nelle categorie giovanili maggiori, ha poi indossato più volte la maglia della nazionale italiana e, nel 1986, è passato professionista con la Murella-Fanini. Si è segnalato qui per doti velocistiche che lo han fatto apprezzare, anche perché capaci di emergere senza quei treni che già allora contraddistinguevano gli sprint. Cimini sapeva produrre volate lineari, un po’ corte, ma con gli ultimi cinquanta metri davvero al fulmicotone. Non è stato valutato come doveva, o forse è stata una sua scelta quella di smettere a 26 anni, .........................

Nell’elite del ciclismo Paolo Cimini ha corso fino al 1990, con le maglie di Remac-Fanini (1987), Fanini-7Up (1988), Jollycomponibili-Club 88 (1989) e Gis-Benotto (1990), ottenendo alcuni successi significativi e piazzamenti comprovanti come di seguito allegati. Cessata l’attività agonistica è divenuto imprenditore, ed oggi conduce l'Azienda di famiglia per la vendita di materiali Edili, con la quale ha costituito un "Consorzio", dirigendo personalmente il "Reparto Convenzioni Unirec". Tutte le sue vittorie. 1987: Tappa Jesolo (Giro d'Italia). 1988: Trofeo Laigueglia; Giro dell'Etna. 1990: GP di Philadelphia. Piazzamenti di rilievo: 1987 2° nel GP Lariano; 2° nella 3a Tappa della Tirreno-Adriatico. 1988: 3° nella 5a Tappa Tirreno-Adriatico. 1989: 3° Giro della Provincia di Reggio Calabria. Al Giro. 1987: 88°. 1989: 121°. 1990: 124°. 

 

Copyright: Tratto dal libro digitale "Trofeo Laigueglia 50 edizioni che insegnano" di Morris.

ciao Paolo bello ritrovarti per il Trofeo  Laigueglia dopo quasi circa 25 anni. Grazie per il tuo tempo e benvenuto alla nostra rubrica "4 chiacchiere al Bastione" il Bastione di difesa è uno dei simboli di Laigueglia è stato anche spunto per un noto premio giornalistico sportivo.

-   Hai vinto il Laigueglia in una collocazione innaturale che si disputò il 25 marzo che ricordi hai di quel giorno?

Prima di tutto voglio ringraziarti per l'intervista , e' bello vedere quanta passione metti in questo ciclismo martoriato e non difeso a dovere dalle alte sfere.

Stai facendo un lavoro che non ha prezzo bravo e bravi tutti voi del Trofeo Laigueglia una gara bellissima sotto il profilo del percorso e molto importante a livello Nazionale ed Internazionale. 

Passando ai ricordi......ricordo che anche se era il 26 marzo, fu una giornata caratterizzata da tempo instabile e molto ventosa,  che comunque fu molto controllata gia' dall'inizio gara vedi i vari tentativi di fuga.

-   Il percorso della gara fu molto nervoso  con l'asperità del Testico piazzato solo dopo 17 km, poi una seconda ascesa , il colle San                            Bartolomeo  e  per finire i 3 mitici capi della Sanremo ripercorsi al contrario eppure fu volata. Come mai la corsa fu molto controllata?

Infatti come dicevo pocanzi fu molto controllata, si fece forte il Testico subito dopo la partenza, ma poi in discesa si ricompattò il gruppo dei migliori,  e cosi anche la seconda volta, era difficile portare via una fuga alla distanza proprio perche' quando si riscendeva sul litorale c'era molto vento ed il gruppo si ricompattava.
-   Per voi della 7 up fu un grande successo  in una gara che gìà allora era una classica, il tuo vulcanico presidente il signor Fanini come si            comportò?

be questa risposta te la do' alla romana "e che to dico a fa'" si puo' immaginare con il suo carattere, come dicevi vulcanico, era gioioso e non stava nella pelle, forse anche piu' di me.
-   Che calendario svolgevate con la 7 up?

il nostro obbiettivo erano le gare nazionali, classiche e giro d'italia, venire sul litorale Ligure per partecipare alle gare era un ottima messa a punto.
-   Hai vinto  a Laigueglia  a soli 24 anni, la vittoria nella nostra corsa ha influito sulla tua carriera?

Sicuramente si, vincere a Laigueglia e' prestigioso e poi riconfermarsi dopo la vittoria dell'anno prima al Giro mi ha dato visibilità al grande pubblico.
-   Che tipo di volata fu quella che ti portò alla vittoria ?

Fu una volata di gruppo, molto nervosa e pericolosa come si dice in questi casi" con il coltello tra i denti"

-   Eri tu il corridore destinato alla vittoria oppure ognuno di voi si è giocato le proprie carte

Si insieme al mio amico Di Basco eravamo gli uomini destinati per un arrivo in volata, mi sentivo bene e la gamba girava, anche sul San Bartolomeo scollinai con i primi, in fondo alla discesa eravamo rimasti una ventina di corridori, poi tra scatti e contro scatti il gruppo ci riprese sui capi Berta e Mele e si ricompattò, ma noi riuscimmo a rimanere nelle prime posizioni finendo sul traguardo io primo e Di basco secondo, bella vittoria e bei ricordi.......
-   Sei stato sorpreso dalla tua vittoria?

No, certo vincere è sempre difficile non te la porti da casa, ma sapevo di poter far bene venivo dalla vittoria del Giro Dell'Etna e la condizione era ottimale.
-   E' cambiato molto il ciclismo di oggi rispetto ai tuoi anni?

Se ti riferisci al mezzo meccanico ti rispondo, completamente, rimane intatta invece la passione, il sacrificio e la dedizione a questo sport. Per quanto riguarda quello che gli gira intorno e gli ultimi scandali,  ti dico che rimango basito, non solo per gli atleti che continuano a rischiare la propria vita con  il doping, mi domando, allora forse è il motivo perchè vinsi poco?? Ma questa è un'altria storia.

Rimane il fatto comunque, che gli organi competenti non abbiano difeso il ciclismo nella sua immagine generale non capisco ancora oggi il perche di certe regole da prigione siano solo nel Ciclismo e negli altri sport no. Questo secondo il mio modesto punto di vista da semplice appassionato.
-   Segui ancora il mondo delle due ruote

Lo seguo a distanza e in televisione, il primo amore non si scorda mai, purtroppo devo seguire l'azienda di famiglia e quindi mi rimane ben poco spazio per le gioie personali.
-   Sei mai tornato sul luogo del "delitto" dopo che hai smesso di correre?

Purtroppo no, non mi è più capitato di venire dalle vostre parti ma non mancherà occasione di venirti a trovare, è una promessa.

Grazie per il tuo tempo e magari la prossima chiacchierata la  faremo all'ombra del "nostro Bastione"  a Laigueglia 
ciao a presto

Grazie mille a te e imbocca al lupo per tutto.

Paolo...          

Foto courtesy: Archivio TLS, cartolina con autografo di Paolo Cimini che ci ha voluto regalare personalmente.
Foto courtesy: Archivio TLS, cartolina con autografo di Paolo Cimini che ci ha voluto regalare personalmente.