Presentazione di Rolf Sorensen.

Rolf Sørensen (Helsinge, 20 aprile 1965) è un dirigente sportivo ed ex ciclista su strada danese. Professionista dal 1986 al 2002, vinse Giro delle Fiandre e Liegi-Bastogne-Liegi.

Nato a Helsinge, Sørensen si trasferì in Italia all'età di 17 anni, paese in cui tuttora vive. In sette partecipazioni al Tour de France ha vinto due tappe (1994 e 1996) e due cronosquadre (1991 e 1993) e indossato per quattro giorni la maglia gialla di leader della corsa nel 1991 (la perse poi a causa di una caduta in cui si fratturò la clavicola). Al Giro d'Italia si è aggiudicato il Premio della Combattività nel 1988 e una tappa nel 1995.

Ha conquistato inoltre due grandi classiche del ciclismo: la Liegi-Bastogne-Liegi nel 1993 e il Giro delle Fiandre nel 1997, oltre al secondo posto alla Milano-Sanremo del 1991.

In diciassette stagioni da professionista ha vinto 58 corse su strada, due cronosquadre, due classifiche giovani e quattro a punti per un totale di 66 successi. Oltre alla medaglia d'argento ai Giochi olimpici di Atlanta nel 1996, in Coppa del mondo ha chiuso al secondo posto nel 1997 e al terzo nel 1989 e nel 1991.

Lasciata l'attività agonistica è diventato commentatore di ciclismo e procuratore

fonte wikipedia

Sapevi che il Trofeo Laigueglia è passato in categoria HC?

Ho letto l'articolo pochi giorni fa, fin dai miei tempi il Laigueglia era già considerata una grande corsa, con grandi corridori alla partenza. Ora invece si va a correre in Cina dove durante i primi km si sono visti i corridori con le mascherine per via dello smog, per poi non parlare della Parigi-Tours (che io ho commentato) dove alla partenza c'era un campo iscritti senza nulla togliere a nessuno non degno della seconda più antica corsa al mondo. Bisognerebbe tutelare di più queste corse.

 

A quale delle due vittorie di Laigueglia sei più sei più legato e perché?
Le vittorie sono tutte importanti, per motivi diversi sono importanti entrambe la prima è stata caratterizzata da un incendio causato dal forte vento con la sospensione della corsa molti di noi non sono ripartiti poi qualcuno (Rabottini) è ripartito la e la corsa continuata. E' stato il primo inverno passato da corridore già affermato durante l'inverno non ho fatto una buona preparazione un po' dovuta al primo ingaggio economico e alla bella vita ripresa la corsa siamo arrivati in una ottantina in volata scendendo da Capo Mele io ero molto bravo in discesa (si arriva ancora nella vecchio arrivo in via Badarò) ai meno 400 c'è stata una caduta da parte di Saronni, nel gruppo non erano presenti grandi velocisti e io sfruttando le mie doti da discesista ho vinto la volata su Giovanni Fidanza una ventina di metri di vantaggio è una cosa incredibile per me è stato un grande inizio di stagione e Laigueglia era una corsa importante. Sono arrivato alla partenza delle prime corse con 3-4 chili sovrappeso se guardi le foto non sono io. Nonostante una preparazione un po' scarsa sono arrivato in Sicilia e ho vinto subito il primo giorno a Palermo e poi ha vinto la classifica generale della Settimana Siciliana poi  siamo venuti a Laigueglia ha vinto pure a qui nella mia testa ho pensato che essendo giovane  potevo non fare una vita da corridore ma vincere lo stesso invece poi quando arrivato il periodo delle classiche mi sono reso conto che non avendo una buona preparazione non potevo competere con gli altri grandi del pedale. Alla Milano Sanremo arrivai  quattordicesimo (quella fu una delle miei sedici  Sanremo) . Imparai  molto da quella stagione, imparai a fare la vita del corridore e negli anni successivi i risultati si sono visti.

 

Dal caldo del 1990, al freddo polare del 1994 ma il vincitore sei sempre tu. Come corridore ti troverai bene con qualsiasi clima o avevi delle preferenze?
Io mi trovavo molto bene con qualsiasi clima ma con il freddo andavo forte, forse c'era molta  meno gente che andava bene col freddo. Molte delle mie vittorie sono state in condizioni climatiche estreme pioggia vento è freddo . Quel giorno c'era molto vento e molto freddo.

 

Nel 1994 Laigueglia ritrova un cast di I livello  chi temevi di più alla partenza?

I nomi alla partenza erano importanti Bugno Berzin Armstrong Museeuw......tutti grandi campioni solo per citarne alcuni

 

Ci racconti come è andata la gara e quindi come è stata la tua seconda vittoria a Laigueglia?

Durante la seconda ascesa del Testico allunghiamo in pochi nel gruppo c'erano Vandenbroucke, Cassani, Belli, Chiurato, Della Santa Bugno Berzin e il campione del mondo Armstrong quell'anno si arrivava dalla parte opposta rispetto al solito traguardo, eravamo più esposti al vento e quel giorno il vento si faceva sentire.


Come furono gli ultimi km di corsa?

Negli ultimi quindici chilometri era un continuo via vai  scatti e controscatti,  io ero riuscito a tenere bene in salita e a sfruttare la mia grande abilità in discesa  tra i vari scatti aveva allungato anche Berzin io però negli ultimi chilometri ero al gancio, ero  molto stanco mi sono anche staccato un paio di volte prima dell'arrivo dopo gli scatti di Bugno è Armstrong dei degli altri corridori forti presenti nel gruppo ho giocato un po' di astuzia e sono riuscito piano  piano a prendere la ruota di Berzin  e  allungare, lui in quel periodo andava molto forte. Fu una grande vittoria contro dei grandissimi corridori ecco perchè questa a Laigueglia è stata la mia vittoria più bella nei primi 10   Vandenbroucke, Cassani Bugno Berzin e il campione del mondo Armstrong Museeuw un arrivo degno di una grande classica. Per vincere ho dovuto usare il cervello, alcuni di loro in volata erano più forti di me..ma  ho vinto io con grande soddisfazione 


Passato il traguardo vieni travolto da un tifoso che voleva festeggiarti risultato lussazione alla spalla credo che sia stata la tua vittoria più strana o sbaglio?
Era un mio grande tifoso mi ricordo di averlo visto con le braccia alzate noi arrivavamo col vento a favore ad una velocità molto forte avevo appena tolto le mani dal manubrio e dentro di me speravo vedendo questo tifoso che non si avvicinasse, speravo che non si muovesse  se lui stava fermo io sapevo cosa fare invece lui si è spostato così l'ho preso..... ho fatto una capriola il risultato è questo qua.  Con tutte le cadute che ho fatto nella mia carriera l'unica della quale mi ricordo e mi fa male è questa qua.


Hai corso per molte squadre italiane e straniere dove ti sei trovata meglio?

In 17 anni di professionismo sicuramente dove abbiamo fatto più gruppo è stato all'Ariostea soprattutto i primi anni eravamo un gruppo giovane di talenti presi da Ferretti non c'erano ancora questi grandissimi budget ma Ferretti sapeva scegliere i propri corridori


Domanda ovvia a quale dei tuoi direttori sportivi sei rimasto più legato?

Sono molto legato a Ferretti e lo sento ancora alla vigilia di ogni grande corsa  Sanremo, Fiandre, Liegi, Mondiale.... per telefono ci scambiamo opinioni su tutto. Ferretti ferron, il generale il duce è sempre stato un duro ma ha sempre saputo lavorare coi corridori. Lui era un duro ma quando aveva un talento tra le proprie mani e questo  ragazzo aveva voglia di fare  lui riusciva  a far tirare fuori il meglio da ogni uno di noi .Sì sicuramente era l'uomo giusto per valorizzare i talenti di ogni corridore quando tu invece non eri proprio posto lui non era un gran psicologo.... lo sport però è anche questo se non ti rialzi sei fuori. Se  riuscivi a seguire la sua mentalità  e gli insegnamenti di "Ferron" lui riusciva a renderti un grande. Gente come lui manca nel mondo dei professionisti di oggi lo rispetto moltissimo lui è stato molto molto importante nella mia carriera.


In quale corsa hai capito che potevi arrivare ad essere qualcuno di importante?

Ho capito che potevo arrivare ad essere un buon corridore alla  Tirreno-adriatico, avevo solo 21 anni era il 1987 e ho  affrontato la cronometro conclusiva di San Benedetto del Tronto  partendo dal ottava posizione avevo una trentina di secondi di ritardo circa. Quell'anno correvo per la Remac Fanini in ammiraglia avevo Bini e Locatelli. La cronometro era sul lungomare e c'era vento molto forte. Ero d'accordo con mio padre che doveva sporgersi  dalla ammiraglia con i cartelli per i tempi.  Doveva darmi i tempi su  Moser lui era il più forte  all'epoca   un paio di anni prima aveva fatto il record dell'ora. Dopo metà percorso sul cartello mio papà scrisse più 12 io ero convinto che mio padre si fosse sbagliato, ero convinto di essere sotto e così mi sono impegnato al massimo dentro di me ero già soddisfatto. Il mio  direttore sportivo continuava a dire di rallentare perché aveva paura che negli ultimi  3-4 mi piantassi dentro di me pensavo : " questo che cosa mi sta dicendo"? sono andato oltre oltre quello che pensavo a poco dell'arrivo sono pure caduto la bici è volata 10 metri da me, il manubrio storto  ma il resto era ok  mi sono ripreso subito sono risalito in bicicletta e ho vinto di 3-4 secondi Locatelli mi disse peccato che sei caduto potevamo vincere la Tirreno-adriatico dopo 10 minuti lo speaker dal palco dice tappa e maglia per Sorensen ho vinto la mia Tirreno Adriatico avevo ventun anni una gioia incredibile e correva pure per una piccola squadra non mi sembrava vero. Li Ferretti si accorse di me e l'anno dopo mi volle con lui.


Tra tutte le tue vittorie dovendo scegliere quale è stata per te la più importante?

Se devo scegliere ed è difficilissimo  scelgo il Fiandre ora che commento le corse posso dire che è  la più difficile al mondo, senza nulla togliere alla  Liegi. Il Fiandre è la più completa delle classiche c'è vento c'è acqua c'è il pavè, la salita un vero inferno devi saper dosare ogni pedalata per me la vincono solo i grandi  Aver tolto il muro di Grammont po' cambiare tante cose per le mie caratteristiche di corridore oggi sarebbe più difficile vincere  io non ero un corridore forte con la scatto come Bartoli Musseuw o altri prima c'era tempo per recuperare ora con un finale così no. Pensa che  mi ricordo che quando ha smesso Paolo Bettini  che praticamente ha vinto tutte le grandi corse tranne il Fiandre per un paio di anni mi ha chiamato per chiedermi:  "Rolf mi devi spiegare come si corre e come si vince il Fiandre". Pur essendo un campione... correva era davanti ma rimaneva sempre con una gamba  su è una giù e per lui non c'era verso di vincere il Giro delle Fiandre. E' una corsa difficile devi stuzzicare i pedali è una corsa come la Roubaix che arrivi alla fine e non hai più le gambe bisogna correre con la testa e con il cuore anche quando le gambe fanno male.


Ti faccio ancora una domanda sul Trofeo, è conosciuto in Danimarca?

Chi segue il mondo di ciclismo conosce il trofeo e conosce Laigueglia.  Laigueglia è una corsa molto importante ma ovviamente questo lo sa chi conosce  il mondo di ciclismo


Quali sono le condizioni del movimento ciclistico danese oggi?

E' un momento molto importante per il ciclismo in Danimarca pur essendo una piccola nazione riusciamo ad esprimere dei grandi talenti tanti juniores, tanti under 23 stanno venendo fuori. Il merito di tutto ciò secondo il mio punto di vista è dato dal fatto che noi abbiamo le piste e per me è importantissimo per i giovani imparare ad andare sulla pista. Abbiamo strutture coperte a Copenaghen e adesso stanno costruendo un nuovo impianto in un'altra parte della Danimarca. I nostri giovani escono fuori dalla pista tecnicamente tatticamente molto molto preparati. In Italia che uno dei paesi più antichi ed importanti per il ciclismo non c'è una pista vera e propria dove i giovani possono fare attività mi meraviglio delle scelte che fanno in Italia. Il ciclismo in Danimarca sta crescendo se tu ora vai fuori e vedi la strada è piena di cicloamatori, In Danimarca pedala il Principe  il dirigente della grande azienda e la persona semplice, li vedi tutti in bicicletta. Per quanto riguarda le squadre c'è stato un cambio di mentalità sono ambienti puliti, freschi. Anche per quanto riguarda il doping non hanno niente a che fare con la vecchia mentalità che a volte si ritrova ancora in giro. Bisogna cambiare questa mentalità ci vuole un ricambio io ho avuto fortuna in Italia da dilettante ad incontrare una persona come Carlo Viviani, bisogna partire con i giovani, i giovani devono pensare a vincere senza aiuti solo con le proprie gambe. Purtroppo anch'io nella mia carriera ho fatto degli errori, ma ora per fortuna molte cose sono cambiate in meglio, anche se purtroppo temo non finirà mai perché i soldi degli ingaggi da milioni di euro fanno gola a tutti.


Quando commenterai il prossimo giro d'Italia che passerà da Laigueglia con prima salita Testico potrai raccontare che tu su quelle strade e su quelle salite hai vinto 2 volte contro grandi campioni ma il più forte sei stato tu. Grazie Rolf sei stato veramente gentilissimo e in particolare ti vogliamo ringraziare per averla fatta in Italiano rendendola molto più sentita e vera, complimenti te lo ricordi ancora benissimo, una chiaccherata interessante ed entusiasmante, ciao a presto.