Presentazione di Daniele Nardello.

Daniele Nardello (Varese2 agosto 1972) è un dirigente sportivo ed ex ciclista su strada italiano. Professionista dal 1994 al 2009, ha poi ricoperto per tre anni il ruolo di direttore sportivo.

Passò professionista nel 1994, dopo ottimi risultati nelle categorie giovanili, con la Mapei-CLAS. Nella massima categoria ottenne affermazioni di tappa sia al Tour de France, dove giunse anche per tre volte nei primi dieci della classifica generale, che alla Vuelta a España.

Numerosi i suoi piazzamenti nelle classiche nazionali ed internazionali, fra cui spiccano la vittoria nel Campionato di Zurigo 2003, la Milano-Torino 1996 ed il Campionato italiano 2001. Indossò per otto volte la maglia azzurra della Nazionale italiana ai campionati del mondo, sei nella prova in linea e due in quella contro il tempo: proprio in quest'ultima specialità fece suo un quarto posto ai campionati del mondo 1996 di Lugano. Fu infine anche uno dei cinque atleti della selezione italiana per la prova in linea dei Giochi di Atene 2004.

Nei primi mesi del 2009 gareggiò per la Fuji-Servetto, ritirandosi dopo il Giro delle Fiandre (sebbene l'intenzione fosse quella di lasciare dopo la Gand-Wevelgem di tre giorni dopo).[1]

Dopo l'addio alle corse nel 2010 è entrato nello staff della sua ultima squadra, nota nel 2011 come Geox-TMC. Successivamente, dopo la dismissione del team spagnolo, è stato ingaggiato dal neonato team australiano GreenEDGEper la stagione 2012

fonte: Wikipedia

Foto courtesy: Archivio TLS, Nardello sul podio del Trofeo Laigueglia con Petito e Kiviliev.
Foto courtesy: Archivio TLS, Nardello sul podio del Trofeo Laigueglia con Petito e Kiviliev.

Ciao Daniele è bello ritrovare giorno dopo giorno i vari vincitori del trofeo e grazie di contribuire al nostro spazio "4 chiacchiere al bastione". Per noi laiguegliesi il bastione di difesa oltre che simbolo della città è anche luogo d'incontro e di chiacchiere

 

Come sempre il Laigueglia di quell'anno oltre che avere un percorso di tutto rispetto presentava ai nastri di partenza un plotone di prima fascia: Basso, Celestino, Rebellin, Bortolami, Ballerini, Camenzind, Simoni, Figueras, Merckx, Nocentini, Steels, Berzin, Soerensen, M. Zberg....... chi temevi di più?

In quel periodo erano tutti temibili, anche perché era la prima gara e per noi italiani era come una piccola San Remo e poi non sapevi la condizione dell’avversario.


Alla vigilia pensavi di poter vincere?

Sapevo di star bene ma vincere è sempre difficile, vedi i partecipanti…comunque io ci provavo sempre…..


Arrivasti in un gruppo ristretto e leggendo le dichiarazioni dell'epoca, capisti subito che si trattava della fuga buona ed in volata eri altrettanto sicuro di poter vincere?

Si capii subito che era la fuga buona e in volata sapevo che potevo vincere. I gruppi ristretti erano la mia specialità, poche volte sbagliavo….….


Ci racconti il tuo Laigueglia?

Come ti ho detto per me Laigueglia era come una piccola San Remo. Sono passati tanti anni, ma mi ricordo che era stata una gara tirata e dura come sempre, ma alla fine arrivammo allo sprint in tre io Petito e Kiviliev e riuscii a vincere allo sprint. Per me vincere Laigueglia fù una grande emozione. L’anno dopo feci secondo dove Celestino mi anticipò ai 500 metri dall’arrivo.


Daniele Nardello che tipo di corridore era?

Passista scalatore.


Il tuo stato di forma in quel periodo era perfetto tanto è vero che pochi giorni dopo piazzasti la doppietta all'Haut Var come andò lì?

Si in quel periodo stavo veramente bene. La gara fù un po’ la fotocopia di Laigueglia, cambiarono solo gli avversari, gara dura e tirata.


Primo nel 1991 nella Montecarlo Alassio dilettanti un segno del destino, una doppietta con Laigueglia che credo quasi nessuno vanti che ricordi hai?

Bellissimi ricordi che non dimenticherò mai, le vittorie fatte in Liguria rimarranno sempre tra le vittorie più importanti della mia carriera. La Liguria mi ha sempre portato fortuna.


Avere in squadra uno come  Museeuw era come avere una enciclopedia sulle corse del nord a disposizione, dichiarasti di aver imparato molto da lui . Non era geloso dei suoi segreti?

No Museeuw era un grande campione sia in bici che nella vita normale. Ma chi mi ha insegnato tanto nelle gare del Belgio è stato il GRANDE FRANCO, non lo dimenticherò mai!!!


Tu hai smesso nel 2009 e hai fatto il direttore sportivo fino al 2012 c'è differenza tra il ciclismo di quando correvi rispetto ad oggi ? E se si in che cosa?

Che oggi non si dà più la possibilità a un giovane di poter crescere, vogliono subito il risultato. Ora è un ciclismo molto esasperato.


Sei sempre ghiotto di cioccolato e biscotti? Con gli anni da pro hai trovato il giusto peso e risultati si sono visti.  Questa domanda sorge leggendo un articolo della gazzetta del 17-02-00 pur non essendo ossessionato dalla bilancia hai faticato a trovare il giusto peso  questo ti ha un pochino condizionato?

Si ero molto goloso. Il peso per me è stato un grosso problema soprattutto da giovane, con la bilancia ero sempre il lottaJ

 

Cosa fai di bello oggi nella vita?


È da due anni che lavoro in ASSOS come Chief Tesre, mi trovo benissimo,sono vicino casa e faccio ancora quello che ho fatto per una vita, andare in bici.

 

Sei mai tornato a Laigueglia al di la delle occasioni del Trofeo?

Si per la gran fondo Laigueglia e anche qualche week di relax.

 

Come ultima domanda visto che sei stato compagno di squadra e visto che anche lui  ha vinto a Laigueglia un paio di anni prima di te, ti chiedo un ricordo di Frank Vandenbroucke.

Ho corso con lui per qualche anno nella stessa squadra la Mapei, lui aveva tanta classe. Di lui mi ricordo la tappa che ha vinto alla Vuelta l’arrivo ad Avila, che ha staccato di ruota con una facilità allucinante un certo Ullrich……