Presentazione di Paolo Savoldelli.

Paolo Savoldelli (Clusone, 7 maggio 1973) è un ex ciclista su strada e commentatore televisivo italiano. Professionista dal 1996 al 2008, vinse il Giro d'Italia nel 2002 e nel 2005.

Soprannominato Il falco per le sue straordinarie qualità di discesista (uno dei più forti di sempre), aveva ottime qualità di cronoman ed una buona capacità di difendersi in salita. Entrò nel mondo del ciclismo professionistico nel 1996 grazie alla Roslotto-ZG Mobili, team diretto da Moreno Argentin. Dopo un anno incolore, nel 1998 si trasferì alla Saeco.

 

Nel 1999 arrivarono i primi grandi successi: vinse infatti il Giro del Trentino, il Trofeo Laigueglia ed una tappa del Giro d'Italia, in cui si classificò secondo nella classifica finale dietro a Ivan Gotti. In quell'edizione del Giro fu anche in maglia rosa per un giorno, maglia che decise di non indossare in seguito alla squalifica di Marco Pantani.

 

Nel 2000, dopo la vittoria del Tour de Romandie, durante la prima tappa del Giro d'Italia cadde e s'infortunò alla schiena. Questo episodio condizionò negativamente sulle sue prestazioni nei Giri d'Italia del 2000 e del 2001. Inoltre, la Saeco decise di puntare su Gilberto Simoni, spingendo Savoldelli a cambiare casacca e ad accasarsi nel 2001 alla Index-Alexia Alluminio.

 

Con la nuova squadra vinse l'edizione 2002 del Giro d'Italia grazie anche alle disavventure dei suoi rivali: Stefano Garzelli fu squalificato per la positività ad un controllo antidoping, Gilberto Simoni si ritirò su invito del suo team poiché trovato positivo alla cocaina ad un controllo effettuato due settimane prima del Giro (ma fu in seguito totalmente scagionato da tale accusa), Cadel Evans ebbe una crisi di fame durante l'ultima tappa di salita e Francesco Casagrande fu escluso dalla competizione per aver spinto a terra un ciclista.

 

Da quel momento in poi, la fortuna incominciò a voltare le spalle a Savoldelli: tra il febbraio 2003 e il gennaio del 2005 ebbe parecchi infortuni: cadde mentre si allenava a Tenerife, ebbe un incidente con una moto mentre si allenava in Germania, quindi si ruppe il polso durante il Giro di Colonia, riportando anche un trauma cranico; infine, gli esplose una ruota mentre si allenava in California, e riportò la frattura della clavicola destra.

 

Dopo due annate alla T-Mobile Team (ex Team Telekom), nel 2005 si trasferisce nella Discovery Channel, l'allora squadra di Lance Armstrong. Con il nuovo team vince il Giro d'Italia 2005, precedendo Gilberto Simoni e giungendo così alla definitiva consacrazione: Savoldelli, con quella vittoria, impone la propria immagine di ciclista dotato di una sagacia tattica fuori dal comune, come dimostra la decisiva tappa del Colle delle Finestre[1].

 

Nello stesso anno partecipa anche al Tour de France in qualità di gregario di Lance Armstrong. Si toglie la soddisfazione di contribuire alla vittoria del suo team nella cronometro a squadre e soprattutto di vincere la diciassettesima tappa. Si classifica quinto al Giro d'Italia 2006, vincendo la prima cronometro e indossando la maglia rosa. Nell'agosto del 2006 Savoldelli viene ingaggiato dall'Astana, squadra del Kazakistan.

 

Nel 2007 vince il cronoprologo di Friburgo al Tour de Romandie e il 2 giugno fa sua la ventesima tappa del Giro d'Italia 2007, una cronometro individuale da Bardolino a Verona, precedendo Eddy Mazzoleni e lo statunitense David Zabriskie. Nonostante la vittoria nella cronometro Savoldelli non riesce comunque a puntare alla maglia rosa finale a causa di una caduta che compromette la sua classifica.

 

Nella stagione 2008 corre per la LPR Brakes-Ballan assieme a Danilo Di Luca. Al giro del 2008 pur partendo capitano assieme all'abruzzese, per via di una bronchite si mette a disposizione del suo compagno di squadra e assieme inscenano un attacco nella tappa della Presolana. Il falco, mostrando coraggio e intelligenza tattica, riporta in classifica con una fuga a lunga gittata Di Luca (secondo al traguardo e terzo in generale dopo la tappa), che però non riuscirà a completare il suo Giro sul podio pagando lo sforzo nella tappa successiva con la leggendaria salita del Mortirolo. Il 4 luglio dello stesso anno rende nota la sua volontà di ritirarsi dal ciclismo a fine stagione, cosa che puntualmente avviene.

Attualmente è commentatore televisivo per il canale Bike Channel di Sky.

 

fonte: Wikipedia

 

Oggi facciamo un altro incontro importante per la storia del Trofeo Laigueglia incontriamo il "falco di Clusone" al secolo Paolo Savoldelli  che ha impreziosito il nostro albo d'oro iscrivendo il suo nome con un numero da grande campione. Benvenuto Paolo a "quattro chiacchiere al Bastione" la nostra rubrica nata per incontrare i vincitori del Trofeo Laigueglia . Il Bastione di difesa per noi laiguegliesi negli anni si è trasformato in luogo di incontro e di chiacchiere e noi lo abbiamo trasformato virtualmente in uno spazio sul ciclismo.

 

 

Ciao Paolo e bentornato a Laigueglia.

 

 

Il mio ciao a tutti gli amici del Trofeo Laigueglia

 

 

Come arrivasti al Trofeo di quell'anno? 

 

 

 

 

Al trofeo Laigueglia nel 99 arrivai ben preparo atleticamente nonostante avessi corso solo una gara per velocisti la settimana precedente la coppa degli etruschi

 

Alla riunione tecnica della sera prima eri tu l'uomo designato dalla squadra per fare la corsa o per tue capacità ti trovasti al posto  giusto nel momento giusto?

 

Nella riunione tecnica l'uomo che doveva far la corsa era Dario Frigo che aveva già corso il giro del mediterraneo con una buona prestazione ,essendo il tracciato molto duro io non avevo raffronti con i rivali più forti per poter pensare di primeggiare,

 

Come sempre anche quell'anno era un Trofeo grandi firme... Camenzind (in maglia iridata),  Ballerini, Arvesen, Celestino, Gotti, Rebellin, Baldato, Ferrigato,  Gontchenkov,  Ugrumov, Nardello, Tonkov, Colombo,  Di Luca, Hamburger Richard , Bortolami, Gianetti , D. Frigo,  Durand, Sciandri,  Voigt......  chi temevi di più alla vigilia?

 

 

Il corridore favorito perché forte in salita e veloce era Davide Rebellin

 

 

 

Vincesti all'esordio.... prima corsa e subito vittoria .Mario Cipollini all'epoca si allenava con te dichiarò di essere rimasto impressionato dalla tua condizione di inizio stagione andavi proprio forte  cosa cambiasti nella tua preparazione?

 

Era la seconda corsa dell'anno , in dicembre andai ad allenarmi a Gran Canaria a gennaio poi in Namibia a1800 mt di altitudine al caldo con il gruppo di Cipollini , mi ero sempre allenato a casa negli anni precedenti e trovai molto beneficio in questo cambiamento 

 

Ti presentasti dimagrito di quattro chili...e risultati si sono visti subito quanto è importante l'alimentazione nella vita di un ciclista?

 

Arrivai già magro ad inizio stagione soprattutto per gli allenamenti al caldo più lunghi e intensi senza stop causati dal brutto tempo, con il caldo si riesce a mangiar meno più facilmente senza correre il rischio di ammalarsi, l'alimentazione e' fondamentale per un atleta sia nella quantità che nella qualità , oltre ai sacrifici degli allenamenti un atleta deve esser capace di mangiare correttamente 

 

La corsa fu controllata dalla Polti del corridore di casa Celestino sull'ultima salita di Paravenna ci fu la selezione decisiva  ed a farne le spese fu il campione del mondo Camezind poi il tratto di falsopiano e la picchiata ai meno 15 dall'arrivo, lì hai portato via la fuga discesa impegnativa ma non sufficiente per andarsene  che ricordi hai di quegli attimi?

 

Sul Paravenna esplose la corsa sull'ultimo tratto Rebellin attaccò restammo sulla ruota io Belli e Ferrigato a 50 mt sfilati tutti gli altri , mi misi in testa a tirare a tutta curva contro curva la fila si spezzò e riuscimmo a fare un po' di vuoto andando tutti d'accordo con cambi veloci 

 

Siete rimasti in quatto ai meno 700 e ti inventi un numero da finisseur ti è mai capitato in altre occasioni?

 

Non avevo speranze in volata con Ferrigato e Rebellin partii di sorpresa tentennarono un'attimo c'era vento contro e a quel punto non parti più nessun al mio inseguimento, l'avevo già fatto nelle categorie minori un'attacco così !

 

 

Ci racconti il tuo Laigueglia?

 

Il mio laigueglia fu una sorpresa parziale, non e' facile per un corridore non veloce come me' vincere una corsa così , ricordo che dove gli anni precedenti facevo fatica nel prender le posizioni riportarmi davanti tutto mi venne molto più facile,il vuoto riuscii a crearlo io con le mie doti da discesista

 

 

Laigueglia è l'unica corsa in linea vinta tra i pro sbaglio?

 

Esattamente e' l'unica corsa vinta in linea, le mie vittorie sono sempre state fatte nelle gare a tappe

 

 

Tu hai corso anche per grandi squadre estere c'è differenza tra loro e le italiane?

 

Diciamo che le squadre estere hanno un'approccio diverso in più cose, sono meno provinciali, lavorano più in grande come marketing immagine ecc,costruiscono più da lontano gli obbiettivo importanti tralasciando magari corse di secondo piano oltre ad avere badget molto più grandi

 

Quale tra le due vittorie al giro ti ha dato più soddisfazione?

 

giri che ho vinto sono stati tutti e due molto belli, il secondo di più per il finale incerto più sofferto, perché ho tenuto la maglia rosa 8 giorni e perché venivo da due anni difficili con tre incidenti

 

Guardandoti in televisione mentre affrontavi le discese...venivano i brividi facevi particolari allenamenti o era solo una dote naturale?

 

La discesa e' una dote naturale , fin da piccolo ho sempre fatto la differenza negli anni quando ho capito essere il mio punto di forza ho cercato di sfruttarlo sempre di più 

 

Quale è la discesa che ti è rimasta nel cuore?

 

La discesa che mi e' restata più impressa e' sicuramente la Fauniera fatta nel giro del 99 più di 20 km molto veloce e pericolosa arrivai in cima con due min di svantaggio da Pantani lo ripresi e al termine avevo un minuto di vantaggio sul suo gruppetto vinsi poi la tappa e da quel giorno mi venne attribuito il soprannome falco

 

Sei tornato a Laigueglia da commentatore tv come si vive dall'altra parte?

 

E' stato un piacere commentare il Laigueglia anche se era una delle mie prime esperienze e non ero ancora all'altezza, da commentatore tutto cambia più facile parlare che pedalare

 

 

C'è qualche corridore Paolo nel quale ti rivedi?

 

Non mi rivedo in nessun altro corridore!

 

Il nuovo ciclismo con innovazioni: corse nuove, calendario praticamente di 12 mesi, world tour tutto ciò spesso a danno della tradizione secondo te sono il bene del ciclismo?

 

Il ciclismo e' cambiato e' diventato più internazionale e questo e' un bene, tante corse storiche ne risentono ma questo e' dovuto soprattutto a problemi economici senza i soldi purtroppo tutto e' più complesso

 

Una volta si cominciava a  correre e vincere a Laigueglia e si continuava tutto l'anno ora c'è chi fa le classiche e chi i grandi giri. Sono diventate  più dure le corse o i corridori qualitativamente sono inferiori a quelli di qualche anno fa?

 

E' cambiato il modo di prepararsi, il livello e' sempre più alto le gare molte di più, l'esempio lo si può fare proprio col trofeo Laigueglia,una volta era la prima corsa per tanti corridori adesso vi trovi atleti che hanno già fatto 25 corse e vanno più forte non solo per il loro valore ma per il programma che hanno seguito, un atleta che punta al giro o al tour non se lo può permettere mentre gli uomini delle classiche seguono quella strada..

 

Ci racconti cosa fa oggi Paolo Savoldelli?

 

Io attualmente collaboro con Bike channel canale tematico su piattaforma SKY canale 214,sono nel comitato redazionale ,abbiamo fatto dirette in esclusiva come Svizzera Romandia Gand weghelghen ecc un canale in forte crescita, ho poi la mia immobiliare da seguire  e un'altra società nel campo energetico

 

Vieni mai a Laigueglia a parte per il ciclismo?

 

Passo ogni tanto a Laigueglia e 2 anni fa sono stato una settimana da un'amico! Bellissimo posto !! 

 

Grazie Paolo di aver partecipato ed impreziosito il nostro sito internet sulla storia del Trofeo Laigueglia, speriamo di rivederci presto, magari già alla prossima edizione del Trofeo

 

 

un saluto a tutti voi

Qui i vostri commenti all'incontro con Paolo Savoldelli

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Commenti: 2
  • #1

    Nicola Vincenti (mercoledì, 23 luglio 2014 23:02)

    Complimenti bella intervista ed anche al falco per la sua memoria di ferro. Ricordo la sua vittoria a Laigueglia uno dei campioni italiani più cristallini

  • #2

    Carlo Azzari (mercoledì, 23 luglio 2014 23:31)

    Hai ragione Falco come te nessuno..... sei unico....a voi